Camperisti senza frontiere:i viaggi di Teresa e Carlo

Cominciamo questa nuova esperienza raccontandovi i nostri viaggi.
                                      Teresa e Carlo
                                                                                        vi augurano buona lettura...   

CAMPERISTI SENZA FRONTIERE: I VIAGGI DI TERESA E CARLO:CEFALONIA E ITACA

Vogliamo raccontarvi i nostri viaggi in camper
CEFALONIA






Uno smeraldo
risplendente gettato nell'ospitale 
abbraccio dell'azzurro mare
questa è Cefalonia
l'isola dalla natura selvaggia
le grotte misteriose, i castelli diroccati
l'Enos, il monte coperto di abeti 
le belle cittadine e le incantevoli spiagge.





Il porto di Sami


Così le guide turistiche decantano Cefalonia.                                
Noi vi raccontiamo le nostre impressioni e le nostre esperienze in camper in questa bellissima isola. Siamo andati quasi spinti dal film " Il mandolino del capitano Corelli" per visitare i luoghi dell'eccidio. E' stata un'esperienza molto positiva perchè l'isola anche se aspra e montagnosa, ha delle bellissime spiagge e si può fare agilmente il periplo dell'isola. Sbarcati a  Sami abbiamo cercato un posto dove passare la notte. A circa tre chilometri  dal porto nella strada per Agia Efimia ,nel villaggio di Karavomylos dopo una decina di metri da un finto  mulino ad acqua sul marciapiedi davanti ad un grande negozio che produce e vende dolci caratteristici, si svolta a destra e si arriva su un lungomare alberato.
Lì abbiamo sostato,  pescato e fatto anche il bagno. La spiaggia come quasi tutte le spiagge dell'isola, è pietrosa ed occorrono apposite scarpe di gomma. L'abbiamo eletto come punto di riferimento per le nostre soste dopo le escursioni. Un posteggio c'è anche sulla sinistra dopo lo sbarco a Sami.

                                               











                                                                           
                       Grotta di Melisani
                                                                 

                                                                Grotta di Melisani

A 3 km da Sami, vicino al villaggio di Karavomylos si trova la grotta di Melisani,  che dista 500 metri dal lungomare che avevamo eletto come nostro punto di sosta. Sulla spianata c'è un grande parcheggio con una fontana ( si può fare rifornimento d'acqua) e una struttura dove vendono souvenir. Pagato un ticket si scende per una scalinata, dove attaccate alle pareti si trovano delle lastre che rappresentano il dio Pan e tre ninfe e una placchetta rettangolare con una figura femminile che probabilmente rappresenta la ninfa Melissante. Arrivati in fondo alla scalinata ci si trova davanti ad uno spettacolo meraviglioso: un laghetto dalle acque limpide ed azzurre, il cui colore però cambia col sole che entra dall'alto. Alcune barche con dei barcaioli fanno visitare la grotta che è lunga circa 150 metri. E' tutta da scoprire!
  Ritornati nella strada principale ci si dirige a nord verso Haghia Effimia .E' una graziosa e pittoresca cittadina  il cui porto in estate si riempie di yachts provenienti da tutto il mondo con un grande movimento turistico Si continua verso nord ovest direzione Assos e dai vari belvedere si può ammirare il golfo di Myrtos con le scoscese coste rocciose e bianche a causa del calcare, Si scende per una stretta strada che porta nella spiaggia con un percorso molto tortuoso. Dicono che è la più bella d'Europa, è vero che la sabbia è bianchissima, ma ci sono anche molti ciottoli, Questa spiaggia è protetta da altissime rocce e le acque sono azzurrissime e trasparenti, dove è piacevole fare lunghe nuotate. C'è anche una piccola grotta dove si può godere un po' di frescura.

                       Spiaggia di Mirtos
                                                           La grotta di Mirtos

 Risaliamo non senza aver dato uno sguardo dall'alto per ammirare ancora una volta il fantastico spettacolo del golfo di Mirtos. Riprendiamo la strada per Assos e Fiskardo  Ad Assos non ci fermiamo, riserviamo la visita per il ritorno in quanto stanchi per lo stress causato dalla tortuosità della strada di Mirtos.
            Arriviamo a Fiscardo  nel pomeriggio inoltrato, troviamo subito il posteggio in una grande piazza alberata dove sostiamo per due notti. Fjscardo situato in una baia  ha  un piccolo porto.


                                                                           Fiskardo

     Lasciato il camper, scendiamo la stretta scalinata che conduce al porto.
Nella banchina davanti ai negozi turistici, ai ristoranti, ai bar , tra barche e motoscafi, attraccano numerosi e lussuosi yacht   Molti turisti e villeggianti affollano le piccole spiagge e le strette stradine dai balconi fioriti e dal profumo del mare che ti fa sentire bene: questo è Fiskardo.  Ogni angolo si presenta diverso ai nostri occhi, ogni punto è un quadro ci vorrebbe il pennello di un pittore per descrivere ciò che vediamo, però abbiamo la macchina fotografica e immortaliamo ogni cosa che suscita la nostra curiosità e il nostro interesse, in modo da rivivere, tornati alla vita usuale, l'esperienza vissuta. Sul lungomare scegliamo uno dei tanti ristorantini dove ceniamo con un menù a base di pesce. Decidiamo di fermarci ancora qualche giorno prima di ripartire. Da Fiskardo contempliamo l'isola d'Itaca.
Lasciamo Fiskardo e riprendiamo la strada per  Assos . Arrivati al belvedere possiamo ammirare la piccola penisola dove sorge il villaggio.
 Assos è situata in uno dei luoghi più idilliaci dell'isola, il castello veneziano domina sulla sommità la piccola penisola,  le case si perdono in mezzo alla vegetazione di pini e cipressi. Nel pittoresco porticciolo con i piccoli ristoranti,, dove si può gustare del buon pesce appena pescato o gustare piatti tipici locali, non mancano  villeggianti e   turisti.. Anche noi ci fermiamo, siamo stanchi e fa molto caldo anche se ogni tanto si sente la brezza del mare, lo stomaco brontola, scegliamo un ristorante vicinissimo al mare, quasi ci mettiamo i piedi,  con il menù tra le mani  ordiniamo un misto di pesce fritto e patatine ...ah, che bontà! Risalendo per la strada tortuosa non priva di pericoli, arrivati di nuovo al belvedere ci fermiamo ancora un po'  per ammirare un'ultima volta la caratteristica e incantevole  piccola penisola di Assos.

Arriviamo nel pomeriggio  ad Argostoli, capoluogo di Cefalonia e sostiamo  in un grande posteggio alberato all'inizio della strada che costeggia la piccola laguna, separata dal lungo golfo mediante il ponte Dapranos che unisce il porto con la costa opposta. Il ponte è stato costruito in pietra dagli inglesi nel 1813  (ora, però, vi passano solo i pedoni).
Percorriamo a piedi tutta la strada costiera caratterizzata da negozi e banche e da un mercato comunale di frutta e pesce. Attira la nostra  attenzione e quella di molti turisti, una grossa tartaruga marina caretta caretta che è abituata a prendere i pesci dalle mani dei  pescatori.
                      Visione di Argostoli

Il giorno dopo di pomeriggio percorriamo la bella strada pedonale Lithostroto (strada lastricata parallela alla litoranea) ricca di eleganti negozi  e tanti turisti a passeggio, che si anima maggiormente nelle ore serali.

Argostoli: il lithòstroto

 Lungo la strada osserviamo il palazzo del governatore, il municipio, il teatro, la chiesa di Haghios Spiriodonas. A sera tardi troviamo aperto il piccolo museo(una minuscola stanzetta) dove sono conservati alcuni cimeli, libri e molte foto che ricordano l'eccidio della divisione italiana Acqui da parte dei tedeschi nel settembre 1943. Alle pareti sono affisse molte foto attestanti la visita di alcuni Presidenti della Repubblica italiana.

                                                        .

                                                    Argostoli: Museo della memoria     

Le volontarie italiane che a turno tengono aperto il piccolo locale ci dicono che è poco tollerato dai greci. Proseguendo per la stessa  strada arriviamo nella grande  Piazza Valianou, e per il Viale Rizospaston che finisce nella piazza omonima dove sorge una piccola stele dedicata ai Radicali, simbolo di libertà.
                                              

    Il giorno dopo riprendiamo la strada  più vicino alla costa a sud est fino a Poros  per proseguire verso nord fino a Sami. Il nostro itinerario prevede una fermata di  qualche giorno a Skala che dista da Argostoli una trentina di Km. Passiamo bei villaggi verdeggianti con ricca vegetazione, cito Pessada, un villaggio di *capitani di mare*, Metaxata dove per breve tempo, scrivono le guide turistiche, soggiornò Lord Byron nel 1823.
     Arriviamo a Skala nel tardo pomeriggio di una giornata calda, attraversiamo il paesetto fino al lungomare. Ci fermiamo a sinistra, dove notiamo un grande ristorante. Difronte una spiaggia acciottolata e un mare pulitissimo che ci invita a fare una nuotata, quello che ci vuole dopo una giornata di stanchezza.  Cosa succede dopo...........usciamo vogliamo vedere Skala, un paesetto ben attrezzato turisticamente, piccoli negozi forniti di lokoum alla rosa, caratteristici dolci greci (e anche turchi) e ouzo, liquore al sapore di anice, ne compro alcune bottiglie per farne dei regali e alcune scatole di lokoum. Ci riposiamo in un giardino, seduti su una panchina e ci guardiamo attorno ammirando e facendo commenti  e cercando di indovinare di quale nazionalità siano le persone che ci passano davanti: ci sono inglesi, tedeschi ma anche greci, in conclusione una folla variopinta. Ma...vedo mio marito che si alza di scatto e mi dice che dobbiamo andare via e tornare in camper e per arrivarci dobbiamo scendere e portarci a livello del mare, finalmente capisco questo brusco movimento: sente freddo e ha dei brividi, ha la febbre. In quel periodo si parlava dell'influenza suina in Grecia, per arrivare nel camper si doveva passare davanti al bar ristorante descritto, finalmente in camper cerco il termometro, scomparso, mio marito vi ha cambiato posto e nella cassetta del pronto soccorso nessuna pillola antifebbrile. A  Skala non c'è una farmacia, la piu vicina si trova a Poros, distante una ventina di km. Mi accorgo che la febbre è alta.  Esco per procurare qualche medicina antifebbrile. Vado al ristorante vicino e trovo delle persone disponibili che mi procurano un termometro e delle pillole antifebbrili. Durante la notte la febbre scende e sostiamo ancora  per un giorno a  Skala. L'indomani siamo pronti per ripartire, non senza avere prima ringraziato e salutato quelle gentilissime persone che si erano offerte di aiutarci. Arriviamo a Sami nel pomeriggio e sostiamo  nel già citato posto tranquillo sul lungomare.


Quattro itinerari consigliati dalle guide turistiche di Cefalonia
Con partenza da Argostoli:
1° itinerario Argostoli. Lixouri. Penisola di Palik
La Penisola di Palik,
 piena di bellezze naturali, pittoreschi piccoli villaggi, monasteri storici, spiagge nell'incantevole golfo di Petani con sabbia bianca  e acque cristalline, e non mancano centri di divertimento notturni.
2° itinerario Argostoli, Sami, Hagghia Effimia:
Da Argostoli si segue verso la valle di Omala che si trova ai piedi del monte Enos continuando tra Chaliotata e Poulata si trova a circa cinque chilometri da Sami la famosa grotta di Droncarati con stalattiti e stalagmiti, che per la sua acustica nella sala grande vengono dati dei concerti.  km. prima di Sami. A circa tre chilometri da Sami, vicino al villaggio di Karavomylos si trova la grotta lacustre di Melissani..    

3° itinerario Argostoli, Vlacata, Skala, Poros.

4° itinerario Argostoli. Myrtos, Assos, Fiskardo..
  comprende Itaca e altre piccole isole non abitate.


Ma il nostro itinerario è diverso.............. 

...perchè la nave da  Brindisi fa scalo a Sami dove ci siamo fermati per due giorni, come descritto in  precedenza. Qui ci godiamo la vista delle navi che arrivano dall'Italia, ma.....il nostro sguardo è rivolto.......
all'isola di Itaca che si delinea all'orizzonte.
        Il nostro percorso nell'isola di Cefalonia è stato questo: da Sami a pochi chilometri abbiamo visitato la grotta di Melissani, quindi abbiamo proseguito per Haghia Effemia, Myrtos, Fiskardo, Assos, Argostoli, Skala, Poros, Sami.
Cefalonia è collegata da traghetti per Itaca e altre isole, noi  prenotiamo un battello tipo corsaro che porta i turisti ad Itaca. Si parte alle ore nove e si torna alle ore diciassette. Il costo del biglietto è di circa settanta euro per due persone....



ITACA L'ISOLA DI ULISSE 


" L'Isola dell'astuto Ulisse,
l'eroe omerico che sognava e lottava
per il giorno del ritorno,
nella sua amatissima patria,
il suo nome rimanda alla nostalgia che provano
tutti gli emigrati per la loro terra.
E come non rievocare questa bella isola con la natura dolce,
i pittoreschi abitati, le baie lussureggianti
e le piccole spiagge con il pulitissimo
mare verde azzurro".

Così descrive la mia guida turistica Itaca...........

  
                                                              Battello per Itaca

                                                                  

Sono le ore nove di una splendida mattina di Agosto, i motori del battello aumentano la velocità, usciamo dal porto di Sami e via a goderci la tanto desiderata Itaca (memori della Storia di Ulisse scritta da Omero nell'Odissea). Siamo seduti sul ponte su una panca di legno ombreggiata da un telone, ci guardiamo attorno cercando di  conoscere i nostri vicini e notiamo che ci sono molte coppie greche, famiglie tedesche  con i loro pargoli ed altri turisti di cui non abbiamo individuato la nazionalità. Il rumore del natante copre le voci degli ospiti , ma  a noi non fa venir meno la gioia che ci pervade facendoci godere lo stesso la bellezza di quest' isola. Arrivati ad una piccola insenatura il natante rallenta e getta  l'ancora, e quasi tutti si tuffano  compresi i bambini piccoli, in un mare dalle acque trasparenti color turchese.

                                                               Bagno nelle acque di Itaca

 Io e mio marito ci limitiamo a guardare i nostri compagni di viaggio che nuotano e scherzano in quelle acque limpide quasi magiche. Dopo circa mezz'ora, si riparte, i turisti, affamati per la nuotata, aprono i loro zainetti e fanno uno spuntino, noi invece ci limitiamo a bere un caffè alla greca, anzi una caffeazza (come la chiamo io).  Lo speaker annuncia che stiamo superando il villaggio di Frikes, un piccolo porto di pescatori, più in là c'è il porto omerico  di Reitro e due mulini a vento ( prive di pale). Più a sud dopo, l'abitato di Rachi e le bellissime spiagge di Limenia e Kourvoulia, su una piccola cresta montuosa si notano altri tre mulini a vento.


                                                                   Itaca: i tre mulini      

Si prosegue  fino al golfo di Molos che divide l'isola in due parti, ma collegate dall'istmo di Aetos. All'entrata del porto di Vathy, che è la capitale dell'isola, c'è l'isoletta di Lazareto con la chiesetta del Sotiras (Salvatore).

                  



 Scendiamo a terra e percorriamo tutto il lungomare ricco di negozi di souvenir e ristoranti. In un negozio compriamo un cuscino ricamato che rappresenta un veliero antico con la scritta del nome in greco dell'isola per ricordarci della "petrosa Itaca". In un ristorante all'aperto gustiamo la mussakà, un piatto caratteristico greco a base di patate, melanzane, besciamella, pomodoro e formaggio. Nel viaggio di ritorno ripercorriamo la stessa rotta e rientriamo verso le diciassette a Sami, con ancora negli occhi la visione della terra di Ulisse.
           L'isoletta di Lazareto a Vathy


    Un sabato sera, ci imbarchiamo con la nave Ionian Quen che ci riporta a Brindisi. Il nostro viaggio finisce e possiamo soltanto rivivere con nostalgia i bellissimi ricordi, i paesaggi stupendi che abbiamo immortalato con la macchina fotografica e tutto quello che abbiamo vissuto.
     Forse un'altra volta ci ritorneremo...